Barefoot è un’idea semplice.
Un ciclo d’interviste a galleristi italiani, con ventuno domande e ventuno risposte. Non solo arte, ma anche letteratura, musica, cibo e tanto altro. Piccoli spunti di riflessione e di ispirazione.
Per entrare e mettersi comodi, a piedi nudi, tra le mura di una galleria.
1. Città d’origine. Città attuale e città nella quale vorresti aver vissuto, in questa vita o in un’altra.
Voghera. “La città ideale”.
2. Il progetto di ricerca della galleria in un tweet.
Le Costanti nell’Arte.
3. Il mestiere del gallerista è.
Un mestiere come un altro.
4. Una galleria, Italia a parte, che vale la pena visitare.
La mia, Italia compresa!
5. La passione più grande.
Mangiare bene.
6. Chiudi gli occhi e immagina una gioia.
Nel blu dipinto di blu …
7. Un libro che ti ha ispirato.
Il deserto dei tartari. E ne aggiungo un altro: Moby Dick.
8. Beatles o Rolling Stones?
Beatles.
9. Marina Abramovic o Ulay?
Marina!
10. Zuppa di?
Lenticchie.
11. Il bollettino di salute dell’arte contemporanea, in Italia.
Per fortuna gli anticorpi sono forti!
12. Un personaggio della Storia con cui avresti voluto sbronzarti.
Non bevo alcool.
13. Una/un donna/uomo della letteratura che avresti voluto amare.
Sarebbero troppi.
14. Un detto popolare della tua terra.
Quello che non avviene non conviene! (Elvira)
15. Il vino più buono mai bevuto.
Quello che ancora devo bere.
16. Il miglior artista di tutti i tempi, nella Storia dell’arte. E perché.
Dio.
17. Il menù che cucini per una cena fra amici.
Galantina di pollo, insalata di radicchio e senape, crema lavorata a mano.
18. Il pezzo musicale che ogni essere umano dovrebbe aver ascoltato almeno una volta nella vita.
Va pensiero.
19. Quando hai bisogno di “spegnere il cervello”: strategia?
Dormo!
20. Sindrome di Stendhal. Ti è mai davvero capitata? Quando?
Sì, e più di una volta.
21. Lasciaci un frame di te, fra vent’anni.
“Sappia chiunque chiede il mio nome che io sono Lia …”.