Arriva in Italia “Come diventare un artista”, il nuovo libro di Jerry Saltz | Isamu Noguchi è il primo artista americano-asiatico a entrare nella collezione della Casa Bianca | Magazzino Italian Art annuncia la costruzione di un nuovo padiglione di oltre 1000 metri quadri | La mostra “Broken Nature: Design Takes on Human Survival” approda al Moma di New York | Scoperto un misterioso monolite d’acciaio nello Utah.
Arriva in Italia “Come diventare un artista”, il nuovo libro di Jerry Saltz. Racconta la tua storia, mettiti al lavoro, giura fedeltà all’immaginazione, sii tenace. Sono solo alcune delle raccomandazioni che Jerry Saltz dispensa a chiunque voglia diventare un artista o, anche, a chi senta di avere una vocazione e ha bisogno della spinta per dedicarvisi. Per chi non teme entusiasmi e delusioni, Saltz elargisce consigli pratici, spunti motivazionali, citazioni e una serie di esercizi per mettersi in gioco e sperimentare le gioie della creatività. Sostenuto da una lingua frizzante, schietta, intima, il libro è un inno all’arte, non importa se alta o bassa, purché guidata dall’amore per ciò che si fa.
Isamu Noguchi è il primo artista americano-asiatico a entrare nella collezione della Casa Bianca. Senza troppo clamore, il 20 novembre la Casa Bianca ha annunciato che la scultura “Floor Frame” di Isamu Noguchi è stata acquisita per la residenza presidenziale, facendone la prima opera d’arte di un artista americano-asiatico ad entrare nel patrimonio artistico della Casa Bianca.
La First Lady Melania Trump ha elogiato il lavoro come una pietra miliare, dichiarando: “Questa scultura mette in risalto i bellissimi contributi degli artisti asiatici americani al paesaggio del nostro paese”.
Stewart McLaurin, presidente della White House Historical Association, ha aggiunto: “L’inclusione di Noguchi nella White House Collection è un’importante testimonianza del suo incredibile lavoro di una vita e dei nostri sforzi per garantire che gli americani di ogni estrazione culturale siano rappresentati”.
Magazzino Italian Art annuncia la costruzione di un nuovo padiglione di oltre 1000 metri quadri. Progettato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo, lo spazio ospiterà mostre speciali, laboratori didattici e incontri pubblici.
Magazzino Italian Art è un museo e centro di ricerca dedicato alla valorizzazione dell’arte italiana del dopoguerra e contemporanea negli Stati Uniti. Il museo, privato e senza scopo di lucro, celebra e sostiene gli artisti italiani e le loro pratiche creative dall’Arte Povera a oggi. Attraverso le sue iniziative, esplora l’impatto dell’arte italiana a livello globale.
Progettato dall’architetto spagnolo Miguel Quismondo, il museo ha aperto le sue porte nel 2017, ed è diventato nel giro di poco tempo un attivo polo culturale e una preziosa risorsa per l’intera Valle dell’Hudson.
La mostra “Broken Nature: Design Takes on Human Survival” approda al Moma di New York. Prodotta dalla Triennale Milano nell’ambito della sua XXII edizione, la rassegna è curata da Paola Antonelli e Anna Burckhardt.
Secondo Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano, la mostra “ha rappresentato un importante momento di riflessione su un tema cruciale: il rapporto tra uomo e ambiente e le possibili soluzioni che il mondo del progetto può offrire per rinsaldare tale rapporto oggi, purtroppo, compromesso. Dopo questa esperienza, Triennale ha confermato, attraverso le sue mostre e attività e nella definizione del tema della prossima Esposizione Internazionale del 2022, il suo impegno nell’affrontare le grandi urgenze del contemporaneo”.
Scoperto un misterioso monolite d’acciaio nello Utah. La scorsa settimana alcuni membri del Dipartimento di pubblica sicurezza dello Utah, negli Stati Uniti, hanno trovato un monolite di colore argentato mentre stavano sorvolando una zona nel sud-est dello stato. Al di là delle ipotesi più strambe che gli attribuiscono un’origine aliena, sembra più probabile che si tratti di un’opera d’arte. The New Art Newspaper ha notato una certa somiglianza tra il monolite e le opere dello scultore minimalista John McCracken, che prima di morire nel 2011 viveva a Santa Fe, in New Mexico, a poche centinaia di chilometri dalla zona dove è avvenuto il ritrovamento. David Zwirner, il gallerista che rappresenta McCracken, ha detto al New York Times di essere convinto che si tratti di una sua opera ma secondo The Art Newspaper potrebbe anche trattarsi di un artista che voleva rendergli omaggio.